Andrologia

I campi di interesse dell’ Andrologia riguardano la sfera della fertilità e della sessualità del maschio.
A questo scopo la SSD Andrologia utilizza le più moderne conoscenze e tecniche internazionali, partecipa a ricerche in campo andrologico, collabora ad attività cliniche e formative.

Sessualità:

  • Malformazioni dell’apparato genitale
  • Disturbi dell’erezione (Disfunzione erettiva) di natura psicologica e/o organica
  • Eiaculazione precoce
  • Induratio penis plastica
  • Transessualismo (in collaborazione con Clinica Urologia, Ginecologia, Chirurgia plastica, MIT)

Fertilità:

  • Malformazioni dell’apparato genitale
  • Varicocele
  • Oligo-asteno-teratospermia
  • Azoospermia
  • Infertilità di coppia
  • Procreazione medicalmente assistita (PMA)

Oncologia:

  • Tumori dell’apparato genitale (neoplasie del testicolo, neoplasia del pene, metastasi linfonodali inguinali

L’ATTIVITA’
Ambulatoriale:

  • Visita specialistica andrologica
  • Visita psico-sessuologica
  • Visita specialistica dedicata all’infertilità di coppia (in stretta collaborazione con la Fisiopatologia della riproduzione umana)
  • Studio Eco-Doppler dell’apparato genitale
  • Rigidometria notturna (Rigiscan)
  • Trattamento con onde d’urto per la disfunzione erettile
  • Trattamento riabilitativo del piano pelvico

Andrologia Cos’è

L’Andrologia è una branca specialistica atipica, formatasi nel corso degli ultimi 50 anni, dalla progressiva integrazione di competenze internistiche (endocrinologiche), chirurgiche (urologiche) e infine psicologiche.

Oggi, l’Andrologia si è definitivamente affermata come disciplina autonoma, dedicata alla salute sessuale e riproduttiva dell’uomo.

L’attività andrologica riveste oggi un ruolo di estrema importanza sociale, innanzitutto per ciò che riguarda la prevenzione primaria. È durante l’età puberale, infatti, che molte patologie andrologiche si rendono manifeste, ponendo presupposti per danni irreversibili all’apparato sessuale e riproduttivo maschile.

Durante l’età adolescenziale e giovanile, il maschio è raramente soggetto a controlli sanitari: terminata la sorveglianza pediatrica, la cessazione dell’obbligo di Leva Militare, ha di fatto privato le attuali generazioni maschili di un fondamentale momento di screening sanitario di massa.

In questa età cruciale, il progressivo distacco dalla tutela genitoriale e la scarsa o nulla informazione sui temi d’interesse andrologico, fornita ai giovani da parte della Scuola, comportano un elevato rischio di sottovalutazione o di tardivo riconoscimento di molte condizioni patologiche.

L’Andrologo rappresenta quindi una figura centrale nel progetto di prevenzione dedicato alla popolazione pediatrica ed adolescenziale. Quest’azione deve realizzarsi attraverso una continua opera d’informazione e di educazione sanitaria rivolta a Medici di famiglia, Pediatri, Medici scolastici, popolazione in generale.

Tra le condizioni patologiche d’interesse andrologico, che si possono manifestare alla nascita o in epoca pediatrica/adolescenziale, giova ricordare le più frequenti:

  • la fimosi, causa di infezioni acute e croniche
  • il varicocele, molto frequente e anch’esso correlato a successivi problemi di fertilità
  • le curvature congenite del pene, associate o meno ai difetti di sviluppo uretrale (chordee)
  • i difetti di discesa testicolare, dalla ritenzione addominale alla discesa incompleta, all’ipermobilità

Altrettanto importante, l’opera andrologica nel campo della prevenzione secondaria, ossia quella che si pone come obiettivo di contrastare la progressione delle malattie.

Per quanto riguarda la fertilità maschile, esistono numerose condizioni subcliniche o asintomatiche, che insorgono per lo più in periodo puberale e che, se trattate tempestivamente, sono passibili di completa risoluzione. Al contrario, una volta trascurate, queste situazioni comportano conseguenze irreversibili.

Oggi sappiamo come il fattore maschile incida nel 40% dei casi d’infertilità di coppia. La consulenza Andrologica diviene quindi essenziale, anche nell’ambito della collaborazione con i Ginecologi, per identificare la presenza di patologie a carico del sistema riproduttivo maschile che potrebbero essere risolte con interventi mirati.

Ciò riveste estrema importanza sociale soprattutto oggi, quando la possibilità per la coppia di avvalersi di tecniche molto avanzate di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) sta comportando una minor attenzione verso le condizioni patologiche maschili che potrebbero essere trattate con successo con terapie medico-chirurgiche di pertinenza andrologica.

Alcuni esempi di cause d’infertilità maschile, curabili con intervento andrologico:

  • Criptorchidismo
  • Varicocele
  • Malformazioni del pene e dell’uretra (ipospadia, epispadia, recurvatio)
  • Ostruzioni vie seminali (congenite, post-infettive, post-traumatiche)
  • Patologia flogistico-infettiva (prostato-vescicoliti)

In tutti questi casi, l’ausilio Specialistico Andrologico, può rappresentare la soluzione al problema della coppia, che potrebbe così evitare di ricorrere ad un programma di fecondazione assistita.

Attualmente, l’età sempre più avanzata nella quale si desidera il concepimento, l’ansia del “figlio a tutti i costi” ma anche una certa “pigrizia intellettuale” da parte della classe medica, fanno sì che molte coppie ricorrano alla PMA senza che il maschio sia stato mai visitato da uno Specialista Andrologo.

Le più recenti disposizioni Ministeriali, invece, hanno recentemente ribadito l’obbligo, da parte di tutti i Centri di PMA, di prevedere la presenza di un Andrologo che riconosca un eventuale fattore maschile di infertilità.

Infine, la recentissima introduzione nel nostro Paese della possibilità di Fecondazione Eterologa (da seme di donatore) ha stabilito l’obbligo per il potenziale donatore di spermatozoi, di essere preventivamente visitato dall’Andrologo.

Ma l’Andrologia, come detto, non si limita ad occuparsi dell’infertilità maschile; un altro importante settore di competenza è infatti quello della salute sessuale maschile.

Il diritto al benessere sessuale è parte integrante del più generale diritto alla Salute, recentemente ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nell’ultimo ventennio, grazie alla poderosa spinta proveniente dalla Ricerca di base, ha permesso di acquisire una grande quantità di nuovi dati relativi ai meccanismi biochimici e biologici molecolari che regolano la fisiologia del tessuto erettile del corpo cavernoso.

Contestualmente, l’evoluzione tecnologica dei materiali e la continua ricerca in campo farmacologico, consentono oggi, anche in campo terapeutico, di usufruire di un ampio ventaglio di soluzioni.

Infine, il grande spazio che le recenti possibilità terapeutiche per la disfunzione erettile hanno trovato nei media, ha comportato una crescente domanda di assistenza medica per problemi legati alla sfera sessuale da parte della popolazione.

Oggi, per lo Specialista della Salute sessuale maschile e di coppia, è fondamentale caratterizzare il problema ed identificare le esigenze, le aspettative e le priorità del paziente e della partner oltre ad instaurare una efficace relazione terapeutica tra medico e paziente.

Nell’ambito dei disturbi dell’attività sessuale, vogliamo ricordare:

  • disturbi dell’erezione
  • disturbi dell’eiaculazione
  • disturbi dell’eccitazione e dell’orgasmo
  • disturbi dell’idendità di genere (disforia di genere)

Tutte queste condizioni possono dipendere da cause psichiche od organiche (ormonali, metaboliche, vascolari, neurologiche, iatrogene) e, frequentemente, si assiste ad una coesistenza di fattori causali.

Così, in ambito terapeutico, l’intervento Andrologico sarà tipicamente multidisciplinare, declinandosi in ambito farmacologico, endocrinologico, psicoterapeutico, o chirurgico.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, il trattamento chirurgico andrologico trova frequente indicazione:

  • impianti protesici penieni per disfunzione erettiva severa
  • correzione delle malformazioni del pene e dell’uretra
  • correzione delle patologie acquisite del pene (M. di La Peyronie, fibrosi acquisite, priapismo)
  • lesioni traumatiche dei genitali esterni
  • trattamento delle lesioni tumorali dei genitali maschili
  • conversione di genere

L’Andrologia, dunque, si propone oggi come una disciplina medico-chirurgica che si occupa delle problematiche inerenti tutto ciò che consegue lo sviluppo del maschio in senso biologico.

Andrologia Prevenzione

L’ Andrologia è una branca specialistica atipica, formatasi dalla progressiva integrazione di competenze internistiche (endocrinologiche), chirurgiche (urologiche) e infine psicologiche.

Oggi, l’ Andrologia si è definitivamente affermata come disciplina distinta e separata, con specifiche competenze nell’ambito della salute sessuale maschile.

L’intervento andrologico è diretto, da un lato, alla prevenzione primaria, cioè ad evitare l’insorgenza delle patologie, attraverso una campagna di informazione e di educazione sanitaria che abbia per bersaglio l’età pre- e peri-puberale. Proprio in questa età infatti molte patologie andrologiche si estrinsecano subdolamente, ponendo presupposti per danni irreversibili all’apparato riproduttivo maschile.

L’Andrologo rappresenta quindi una figura centrale in un progetto di prevenzione dedicato alla popolazione adolescenziale. L’età puberale corrisponde infatti al periodo della vita in cui un uomo è soggetto a minori controlli clinici, sia per il cessare della sorveglianza pediatrica, sia per la minore possibilità da parte dei genitori di rilevare un eventuale anomalia dei genitali, infine per una insufficiente informazione dei giovani stessi.

Un’accurata visita andrologica, eseguita nel giovane maschio, consentirà di portare alla luce numerose patologie misconosciute, dai possibili difetti di formazione del testicolo e delle vie seminali, alle infezioni silenti – spesso causa di ostruzione e di processi autoimmunitari, ai difetti di discesa dei testicoli, al varicocele – così frequente anche nei bambini.

In collaborazione con gli Endocrinologi, l’Andrologo rappresenta la prima “sentinella” in grado di segnalare possibili condizioni disendocrine, primitive o secondarie, che possano interferire con un corretto sviluppo puberale e/o difetti della produzione di spermatozoi, purtroppo non più correggibili nell’adulto.

Altra fondamentale funzione della visita Andrologica in età infantile o adolescenziale è quella di rilevare la presenza di patologie genitali, non interessanti direttamente i testicoli (fimosi, ipospadia, idrocele, cisti dell’epididimo e del funicolo, ernie inguinali) che rivestono grande importanza anche per la risonanza psicologica con cui una patologia, di qualunque entità, viene vissuta in questa fase.

Ne consegue che le tematiche andrologiche debbano essere portate a conoscenza dei Pediatri, dei Medici di famiglia della scuola, che hanno l’opportunità di osservare queste patologie al loro esordio.

Diagnostica per patologia:

  • Visita ambulatoriale per la diagnosi del recurvatuum congenito del pene
  • Visita ambulatoriale + ecocolordoppler dinamico penieno + Rigidometria notturna (Rigiscan) per la diagnosi di disfunzione erettile
  • Visita ambulatoriale + ecocolordoppler dinamico penieno per la diagnosi della malattia di La Peyronie o Induratio penis plastica
  • Valutazione multidisciplinare per la diagnosi ed inquadramento clinico del disturbo di identità di genere
  • Visita ambulatoriale + ecocolordoppler testicolare) per la diagnosi di varicocele
  • Visita ambulatoriale + Spermiogramma + ecocolordoppler testicolare per la diagnosi di azoospermia
  • Visita ambulatoriale + ecocolordoppler testicolare per la diagnosi di neoplasia testicolare
  • Visita ambulatoriale + eventuale ecografia peniena per la diagnosi di neoplasia peniena

PATOLOGIA

DIAGNOSI

TERAPIA

Recurvatuum congenito

Visita ambulatoriale

Corporoplastica di raddrizzamento

Disfunzione erettile

Visita ambulatoriale + ecocolordoppler dinamico penieno

Impianto di protesi peniena

Induratio penis plastica

Visita ambulatoriale + ecocolordoppler dinamico penieno

Corporoplastica complessa con escissione di placca + innesti albuginei + eventuale impianto di protesi peniena

Disturbo di identità di genere

Valutazione multidisciplinare

Chirurgia di riattribuzione del sesso

Varicocele

Visita ambulatoriale + ecocolordoppler testicolare

Legatura e sezione della vena spermatica interna o scleroembolizzazione

Azoospermia

Visita ambulatoriale + Spermiogramma + ecocolordoppler testicolare

microTESE

Neoplasia testicolare

Visita ambulatoriale + ecocolordoppler testicolare

Orchiectomia o enucleresezione tumorale

Neoplasia peniena

Visita ambulatoriale + eventuale ecografia peniena

Penectomia parziale/totale

Chirurgica

  • Corporoplastica semplice di raddrizzamento (secondo Nesbit) per il trattamento del recurvatuum congenito del pene
  • Posizionamento di protesi peniena bicomponente/tricomponente per il trattamento della disfunzione erettile di grado severo
  • Corporoplastica complessa con escissione di placca, innesto albugineo ed eventualmente posizionamento di protesi peniena per il trattamento della malattia di La Peyronie o Induratio penis plastica
  • Chirurgia di riattribuzione del sesso (vaginoplastica) per il trattamento del disturbo di identità di genere
  • Legatura e sezione della vena spermatica interna o scleroembolizzazione radioguidata ) per il trattamento del varicocele
  • Recupero microchirurgico degli spermatozoi (microTESE) per il trattamento dell’azoospermia
  • Orchiectomia radicale o testis sparing surgery (enucleroresezione tumorale) per il trattamento delle neoplasie testicolari
  • Penectomia parziale/totale per il trattamento delle neoplasie del pene
13%

In Italia, si stima che almeno
3 milioni di uomini soffra
di disfunzione erettile di varia entità.

15%

Si stima in Italia l’incidenza
di problemi d’infertilità di coppia.

10%

L’incidenza della Malattia di La Peyronie (IPP) può raggiungere il 10% negli uomini dai 50 ai 70 anni.

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In via riservata, assicurando la massima privacy al paziente, è possibile richiedere un appuntamento, siamo a disposizione per verificare insieme l’eventuale problema e capire che percorso attuare per risolverlo.